Archivio per febbraio, 2013

Indignazione a Grosseto / CHI MANGI OGGI?

RIPRODUCIAMO UN DOCUMENTO REDATTO DAGLI AUTORI DEL POSTER AFFISSO IN CITTA DALLA NOSTRA ONLUS IL 28 DI FEBBRAIO 2013, NE CONDIVIDIAMO AL 100% I CONTENUTI E CREDIAMO CHE LE ARGOMENTAZIONI IN ESSO ESPOSTE SIANO SUFFICENTI  A CONTRASTARE LE CRITICHE  RIVOLTE  NOI DA VARI “PULPITI” LOCALI.

In relazione al commento da parte della Confederazione Italiana Agricoltori di Cuneo pubblicato sul quotidiano online “Targatocn.it” (www.targatocn.it/2013/02/23/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/chi-mangi-oggi-una-fettina-di-manzi-o-un-bambino-campagna del-vegani.html#.US9oIldXqf0 ) sull’affissione di mega-cartelloni della pubblicità “Chi mangi oggi?” a Torino, rispondiamo pubblicamente.

I mega-cartelloni affissi per le vie di Pordenone, di Torino e di Grosseto, hanno sortito l’effetto desiderato, ossia far riflettere e discutere le persone.

Il nostro intento come ideatori della pubblicità “Chi mangi oggi?” era esattamente questo. Riteniamo interessante dal punto di vista antropologico evidenziare che la fotografia di un bambolotto rappresentante le fattezze di un bambino umano smembrato e impacchettato, suscita generalmente indignazione e disgusto, mentre le continue e quotidiane pubblicità raffiguranti i corpi degli animali non umani smembrati e impacchettati in varie modalità non provocano lo stesso disgusto, anzi al contrario paiono universalmente accettate.

La cultura della nostra società antropocentrica ci abitua alla visione di violenze e crudeltà nei confronti di esseri senzienti che vengono schiavizzati, torturati e uccisi con il benestare del comune sentire, solo perché non appartenenti della nostra specie.

Ecco quindi che se al posto di un agnello smembrato e incellofanato ci si ritrova un feticcio raffigurante un bambino, allora scoppia lo scandalo: le nostre coscienze sono obbligate a fare i conti con il nostro operato,

con la nostra crudeltà, la nostra indifferenza, pertanto reagiamo indignandoci.

Per una pecora un agnello è il suo bimbo, tanto quanto lo è un bambino umano per sua madre, e ciò a prescindere dalla specie animale di appartenenza e dal valore che noi le diamo.

L’affetto materno e il sentimento che lo genera non conoscono confini di specie. Ciò però viene del tutto negato in nome della superiorità della specie umana, che si arroga il diritto di disporre a proprio piacere di ogni essere senziente e del pianeta.

La nostra è una lotta di liberazione che ha come nemico l’antropocentrismoe lo specismo, la discriminazione

e il pregiudizio che alimentano una filosofia di vita e un sistema sociale che a loro volta generano altro pregiudizio. Non siamo una setta, un partito, o degli squilibrati, siamo semplicemente delle persone che considerano razionalmente il rapporto umano-non umano da una nuova prospettiva che non è quella antropocentrica dominante.

Si può vivere su questo pianeta impattando il meno possibilesugli altri: la nostra stessa esistenza ne è la dimostrazione pratica.

Le accuse lanciate dalla Confederazone Italiana Agricoltori sul vostro giornale sono davvero pittoresche e susciterebbero ilarità se non fossero la diretta emanazione della volontà di denigrare, offendere e disinformare tipica di chi fa dello sfruttamento degli esseri senzienti e della Terra un business. E’ evidente che il numero crescente di persone vegane nel nostro Paese (non siamo noi a dirlo ma le statistiche demografiche ufficiali) spaventa molte categorie e gruppi di potere economico, come del resto è giusto che sia, causando reazioni davvero poco intelligenti e scomposte come quella della Confederazione Italiana Agricoltori: sintomo evidente di uno stato di preoccupazione se non di paura.
Non serve avere una mente eccelsa per capire che in quanto animali onnivori noi abbiamo la fortuna di poter scegliere ciò che intendiamo mangiare, e quindi proprio per tale motivo la nostra è una scelta che non provoca alcuno scompenso se non alle tasche di chi lucra sulla pelle degli animali non umani.

Vorremmo specificare che non esiste un movimento vegano, o una setta vegana, esistono solo persone e reti di persone e gruppi che seguono una filosofia di vita assolutamente laica e distante da motivazioni mistiche e religiose, e fondata su principi di solidarietà, giustizia, empatia ed egualitarismo. La pratica vegana è seguita da numerose persone per diverse ragioni, noi siamo vegani etici e consideriamo il veganismo una filosofia di vita necessaria alla visione antispecista che propagandiamo.

Le ragioni salutistiche non ci riguardano, e comunque Donald Watson, che nel 1944 fondò in Inghilterra la Vegan Society e coniò il termine “vegan”, è morto nel 2005 alla considerevole età di 95 anni, non abbiamo notizie sulla sua attività sessuale, ma si potrebbe sempre chiedere informazioni alla Confederazione Italiana Agricoltori.

Campagne per gli animali

http://www.campagneperglianimali.org

ALCUNI LINKS AD ARTICOLO SULLA VICENDA PUBBLICATI DALLA STAMPA LOCALE E NAZIONALE:

http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2013/02/28/news/bambino-in-scatola-nel-cartello-vegano-1.6614093
http://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/2013/02/28/852257-cartelloni-pubblicitari-choc-vicino-allo-stadio-a-grosseto-per-campagna-vegana.shtml

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/pubblicit-choc-dei-vegani-pezzi-beb-sottovuoto-890958.html
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2013/28-febbraio-2013/bimbo-pezzi-campagna-choc-2114257922382.shtml

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/toscana/2013/02/28/Pezzi-bimbo-come-carne-poster-choc-vegan_8327998.html

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/02/28/foto/grosseto_il_cartello_choc_per_la_campagna_vegan-53611696/1/?ref=search

Pubblicato: 26 febbraio 2013 in Uncategorized

A.D.I.

Raccolta fondi per mega affissione a Grosseto

Presto sui muri di questa città ( con il vostro aiuto ) per contributi a questa campagna, che si concluderà il 28 di Febbraio

telefonare al 3281544997 – oppure trasferire la somma che si intende donare per il progetto nella

carta ricaricabile poste pay n. 4023600586285530

( codice fiscale RSSPLA64C24E202C )

specificando il proprio nome e la causale.

E’ possibile inoltre fare una donazione direttamente ai  presidi e alle manifestazioni cittadine che organizziamo qui a Grosseto, a questo proposito sei invitat* ad iscriverti al Blog per venire aggiornat* su data e locazione dei nostri prossimi eventi locali.

Ad oggi, ultimo giorno della Campagna, Mercoledì 28  Febbraio abbiamo raccolto 420,00 €uro netti a fronte di una previsione di spesa di 484,00 €uro.

Il megaposter e’ sorto su di uno degli impianti situati nella zona Stadio ai margini  di un crocevia ad altissimo transito e  visibilità.

…………………………………….

Grazie per il contributo a…

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L’11 settembre 2011, durante lo svolgimento di una manifestazione di protesta regolarmente autorizzata http://adiassociazionedidee.blogspot.it/2011/09/manifestazione-contro-il-circo-orfei-e.html, a Grosseto, due staff del Circo Amedeo Orfei, di fronte ad uno dei due agenti di Polizia che presiedevano l’evento , subito dopo un lancio di grossi sassi da dentro il perimetro del Circo, escono dalla recinzione che cinge l’attendamento e aggrediscono con spintoni, calci e pugni le persone che manifestavano.

Una videocamera registra buona parte del pesante episodio di violenza contro almeno 5 dei  manifestanti .

Di seguito all’aggressione, sollecitati a quanto pare dall’altro agente di polizia presente,  arrivano i “rinforzi”.

Vane furono le richieste degli aggrediti affinchè si procedesse all’identificazione dei responsabili, i quali si erano nel frattempo “ritirati” sotto il tendone del Circo.

Tutti i manifestanti furono identificati, alcuni in seguito indagati e altri ancora, furono denunciati per svariate ipotesi . Uno tra questi subirà un processo quest’anno.

Soltanto recentemente abbiamo scoperto che le 4 denunce  a suo tempo fatte “contro ignoti” e presentate in Questura da chi ha subito l’aggressione quella sera sono state archiviate.

Sembra che la Polizia non sia riuscita a identificare  gli aggressori e questo nonostante che, a corredo delle denunce, fosse stato allegato il CD contenente in chiare immagini  la dinamica dei fatti e i volti  degli aggressori.

  Ecco il video : http://youtu.be/vJUV8xM4-6M

Gli investigatori non sono riusciti a  risalire alle identità dei due che vediamo  nel video sferrare pugni e spintoni a dei manifestanti non violenti, le loro facce in bella evidenza nelle sequenze video.

Non è stato possibile stabilire le loro identità nemmeno associando quelle facce allo Staff  del  Circo Amedeo Orfei.

Il tipo ricciolo con la camicia chiara, lo stesso che durante il pomeriggio prima dell’aggressione si dilettava a insultare a voce alta persino i poliziotti, quello che a un certo punto si è abbassato i pantaloni e ha mostrato il sedere a delle minorenni presenti nel gruppo dei manifestanti, ebbene, quel tipo li stazionò per tutto il tempo ai margini dell’ingresso al Circo vantandosi  coi manifestanti di essere stato lui stesso a picchiare altri come loro, anni prima, sempre qui a Grosseto.

Senza spunti polemici, visto ciò che si rischia ad esporsi in questa città, proponiamo qui un bel fermo immagine di questa persona “ignota”:

ignoto n1

…qui ritratto subito dopo avere sferrato una serie di pugni in faccia a due manifestanti, lo possiamo sentire giustificarsi nel video dicendo che qualcuno avrebbe offeso sua madre …

Questa che segue invece è l’aggressore donna, anche lei “ignota” staff del Circo Amedeo Orfei,  un attimo prima di sferrare una botta in faccia al manifestante che la stava riprendendo:

ignota n2

Per completare il quadro ecco un fermo immagine dove i due aggressori “ignoti” sono ritratti insieme:

ignoto e ignota insieme

Sappiamo che gli Animali nelle loro mani, imprigionati nelle gabbie, non possono difendersi, non possono sottrarsi alle violenze dei loro aguzzinii, i circensi, ma a quanto pare, questi ultimi, possono vantare anche un discreto margine di impunibilità, con episodi tollerati di violenza contro  manifestanti  abbastanza frequenti :

http://www.promiseland.it/2010/01/14/quando-il-pagliaccio-tira-pugni/

la quale cosa li rende ancora più temibili e pericolosi, insomma i circensi hanno la facoltà di menare le mani e di farlo in maniera anonima anche quando vengono ripresi da una telecamera, un bel privilegio per loro, ma un serio rischio alla sicurezza per tutti gli altri.

American Circus GO HOME!!!

Sabato 23 Febbraio 2013
PRESIDIO informativo e Sit-In su Corso Carducci a Grosseto dalle ore 14,00 alle ore 20,00 per promuovere un pensiero critico rispetto al trattamento che subiscono gli animali per mano dei circensi: prigionia senza fine, viaggi estenuanti, violenza, denigrazione, isolamento.
Domenica 24 Febbraio 2013
MANIFESTAZIONE di protesta contro l’attendamento dell’American Circus a Grosseto, piazza Barsanti, zona est della città a partire dalle ore 14,00 .

Purtroppo la questura ci ha confinati all’incrocio tra la Via Liri e il rondò lato Cottolengo, volantinare sarà pressochè impossibile, ma non ci scoraggiamo, probabilmente si stà cercando di svilirci con delle misure tanto immotivate da ragioni relative all’ordine pubblico quanto incredibilmente sbilanciate a favore degli imprenditori circensi i quali in tutta tranquillità, in questi giorni hanno tappezzato la città con locandine abusive senza alcuna conseguenza evidente.

Ingressi del pubblico al circo previsti per le 15,30 e per le 18,30

Venite muniti di cartelli, fischietti, trombe, maschere, tamburi e quant’altro per esprimere la vostra opposizione ad ogni tipo di sfruttamento e di sofferenza imposte gli animali per fini di intrattenimento,.

Ci opporremo in maniera gioiosa, pacifica, ma sicuramente RUMOROSA, come atto di solidarietà e di amore verso tutti gli animali reclusi, cercheremo inoltre di ingaggiare con modalità civili e informate con tutti coloro che intendessero sostenere il Circo attraverso l’acquisto di biglietti per indurli a desistere da questo.
IL CIRCO NON E’ DIVERTIMENTO
Crediamo che la nostra sia una battaglia di CIVILTA’, crediamo che le autorità di Grosseto dovrebbero prendere atto che la stragrande maggioranza dei cittadini NON VUOLE che si consumino abusi su degli animali inermi e schiavizzati nelle piazze della loro città e che poi, strumentalmente, si chiami un simile scempio “spettacolo”.

VIVA IL CIRCO SENZA ANIMALI

Desideriamo profondamente che da queste lotte si sviluppi e si diffonda una ETICA NUOVA delle relazioni tra specie e che pratiche di LIBERAZIONE per tutte le creature oppresse di questo mondo divengano azioni condivise e generalizzate.
Partecipare alle giornate di Sabato 23 e Domenica 24  è davvero il minimo che possiamo fare per aiutare in maniera concreta gli individui che vivono l’esercizio del DOMINIO dei più forti sui loro stessi corpi, senza poter sottrarvisi.
Basta Indifferenza.
Basta sfruttamento.
Basta violenza.

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DUE CLIPS TRATTE DALLA GIORNATA DI LOTTA DI DOMENICA:

http://www.youtube.com/watch?v=2hqL09L-Yxc&feature=share&list=UU48ZxVOiBG8Xc4igvLcr3Zg

http://www.youtube.com/watch?v=Is9L6J-3M5o&feature=share&list=UU48ZxVOiBG8Xc4igvLcr3Zg

Due scatti significativi della prima giornata di lotta, Corso Carducci a Grosseto, gli altri due che seguono si riferiscono alla seconda giornata, la manifestazione su Piazza Barsanti.

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Pubblicato: 11 febbraio 2013 in Uncategorized

A.D.I.

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PASSEGGIATA PER IL CORSO CITTADINO PER DARE RISALTO ALLA SOFFERENZA DEGLI ANIMALI IMPRIGIONATI, SCUOIATI, UCCISI DALL’INDUSTRIA DELL’ABBIGLIAMENTO LA QUALE, PROMUOVE IN MANIERA VERGOGNOSA TALI PRATICHE INSERENDO PARTI DI PELO O DI PELLICCIA IN GIACCHE, GIUBBOTTI, CAPPOTTI, GUANTI, SCARPE, CAPPELLI, BORSE.

CHIEDIAMO A TUTTE LE PERSONE CHE HANNO UN CUORE DI FERMARSI E DI CONSIDERARE LA PROVENIENZA DI QUESTI INSERTI PRIMA DELL’ACQUISTO, DI INFORMARSI SULLA CRUDELTA’ INSITA NELLA PRODUZIONE DEGLI INSERTI, DI FARSI UNA IDEA PROPRIA E DI NON CEDERE ALLA PRESSIONE DELLA MODA E DELLA MASSIFICAZIONE.

NON INDOSSARE, NON REGALARE, NON COMPRARE PELLICCE.

CHIEDIAMO IL BOICOTTAGGIO TOTALE DI TUTTI I NEGOZI, DI TUTTE LE MARCHE, DI TUTTI GLI STILISTI CHE SI OSTINANO A UTILIZZARE E A VENDERE INDUMENTI IN DI QUESTO TIPO.

LIBERAZIONE ANIMALE PER LA NOSTRA LIBERAZIONE DAL LORO DOMINIO, DALLA LORO VIOLENZA, DALL’IDEA CHE IL FORTE POSSA SCHIACCIARE L’INERME.

Qui è disponibile il video dell’intera iniziativa:

http://youtu.be/b-v3jlGWO3s

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Contro ogni Schiavitù

Le ragioni per cui gli Animali sono sfruttati, torturati e uccisi sono tante.

Ma ognuno di noi ha il potere di fermare questo sterminio acquisendo una coscienza critica e con le sue scelte di ogni giorno.

Tutte le nostre scelte hanno una ricaduta sugli Animali.

Quando mangiamo, quando compriamo un qualsiasi prodotto, quando assistiamo ad uno spettacolo, quando sosteniamo un’iniziativa o un’associazione.

Possiamo e dobbiamo fermarci a riflettere e capire se quello che facciamo implica morte e sofferenza per gli Animali.

CONOSCENZA E’ LIBERTA’.
da
http://www.campagneperglianimali.org/web/sfruttamento/